sabato 6 giugno 2020

Step 11 - TINTURA AI TEMPI DEL COVID

In questo momento storico, in cui il Coronavirus sta rivoluzionando completamente la quotidianità di ognuno di noi, questo blog non poteva essere esente dal trattarne le correlazioni e implicazioni nel campo della tintoria e della lavanderia.

Come ben sappiamo, l'arma più potente per fronteggiare questa minaccia virale è la frequente sanificazione di ogni strumento con cui l'uomo può entrare in contatto. Il ruolo delle tinto-lavanderie sotto questo punto di vista diventa, quindi, di primaria importanza. Secondo uno studio effettuato dalla Johns Hopkins University, infatti, il lavaggio dei tessuti attraverso particolari macchine presenti nelle lavanderie tradizionali renderebbe inattivo il virus.

Essendo un virus, il COVID-19 è avvolto da uno strato lipidico, sensibile a sostanze come l'etere (per questo è fondamentale il distanziamento sociale), il cloroformio e i solventi. L'utilizzo di idrocarburi clorurati come il tetracloroetilene (o percloroetilene) attaccherebbe i punti deboli sopra citati e limiterebbe di molto la diffusione di questo silente nemico.


Locandina informativa della Confartigianato


La questione assume ancora più importanza all'interno degli ospedali, in cui i medici devono essere "sanificati" il più possibile. A questo proposito, mi sembra giusto citare l'operato della società Servizi Ospedalieri S.p.a., che opera nel campo della sanificazione e sterilizzazione dei vestiti in ambito sanitario e che gioca il ruolo di vero e proprio braccio destro del Sistema Sanitario Nazionale nella lotta al Coronavirus.



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