Al giorno d'oggi parlare di cronaca significa parlare di Coronavirus. Iniziamo quindi questo articolo esaminando le conseguenze che questa pandemia ha causato, non solo dal punto di vista sanitario e umano ma anche dal punto di vista economico. Troppo spesso sentiamo parlare di aziende e negozi caduti in una crisi provocata dalla chiusura dovuta al lockdown. Anche le tintorie, purtroppo, rientrano in questa malinconica lista. A fornirne un esempio è una tintoria sita a Diano Marina, la storica "Tintoria Amica", di proprietà di Michele Weitzenmiller, che dopo 66 anni di attività non è riuscita a vincere la battaglia contro i due mesi di chiusura forzata [1].
Cartello pubblicitario della tintoria |
Come già accennato in un precedente post[2], un altro problema che affligge i processi tintori moderni è la gestione dei rifiuti e l'impatto ambientale. La riprova dell'attualità della questione è il ritrovamento, da parte dei Carabinieri forestali (insieme ad Arpat, Polizia Municipale ed Asl) di una serie di irregolarità presso una tintoria di pelli situata ad Empoli[3]. La visita, avvenuta lo scorso febbraio, ha provocato una denuncia per gestione illecita di rifiuti pericolosi ed il sequestro dell'immobile, dei residui di materiale e di prodotti chimici.
Chiudiamo questo articolo di cronaca con una notizia meno drammatica e molto più particolare, anch'essa risalente al febbraio scorso. Ci spostiamo in Turkmenistan, più precisamente nella provincia di Lebap, in cui ai dipendenti pubblici di più di 40 anni è stato imposto il divieto di tingere i capelli di nero o di brizzolarli in caso di tintura nera naturale. Il motivo? La visita del presidente turkmeno Gurbanguly Berdymuhamedov, il quale, dopo un periodo passato a tingersi i capelli di nero, ha deciso di cambiare look mettendo in mostra la propria capigliatura brizzolata[4]. La notizia, diffusa dalla radio Azatlyk, è contornata da una seconda disposizione: all'incontro con il premier turkmeno sarebbero stati ammessi solo soggetti con capelli brizzolati.
Link utili e approfondimenti:
Interni della tintoria |
Chiudiamo questo articolo di cronaca con una notizia meno drammatica e molto più particolare, anch'essa risalente al febbraio scorso. Ci spostiamo in Turkmenistan, più precisamente nella provincia di Lebap, in cui ai dipendenti pubblici di più di 40 anni è stato imposto il divieto di tingere i capelli di nero o di brizzolarli in caso di tintura nera naturale. Il motivo? La visita del presidente turkmeno Gurbanguly Berdymuhamedov, il quale, dopo un periodo passato a tingersi i capelli di nero, ha deciso di cambiare look mettendo in mostra la propria capigliatura brizzolata[4]. La notizia, diffusa dalla radio Azatlyk, è contornata da una seconda disposizione: all'incontro con il premier turkmeno sarebbero stati ammessi solo soggetti con capelli brizzolati.
Link utili e approfondimenti:
[1]: Articolo sulla Tintoria Amica (https://www.imperiapost.it/445807/diano-marina-la-storica-tintoria-amica-si-arrende-al-coronavirus)
[2]: Step 15 - La tintura nel Novecento (https://s194157.blogspot.com/2020/06/step-15-viaggio-nel-tempo-il-novecento.html)
[3]: Articolo sulla tintoria Empolese (https://www.lanazione.it/empoli/cronaca/rifiuti-pericolosi-1.5029825)
[4]: Le imposizioni Turkmene (https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/turkmenistan-agli-uomini-oltre-i-40-anni-vietato-tingere-i-capelli-di-nero)